giovedì 31 maggio 2007

take me somewhere nice


"che cosa faresti
se tu vedessi astronavi sopra Glasgow

ne avresti paura?"

martedì 29 maggio 2007

vorrei ricordarvi quest'uomo


è tonino carotone.
non ricordo di averlo preso sul serio ma mi è tornato in mente all'improvviso.
Oddio, non credo che neanche l'italia intera l'abbia preso sul serio.
Su Wikipedia c'è scritto ben poco su di lui, mentre parole e parole sono spese per artisti più conosciuti.
In italia, sono queste le parole che ce l'hanno reso familiare:

E' un mondo difficile è vita intensa felicità a momenti e futuro incerto
il fuoco, il aqua
concerto e calma sonata di vento è nuestra piccola vita è nuestro grande cuore.
Porque voy
a creer yo en el amor si no me entiende y no me comprende tal como yo soy porque voy a creer yo en el amor si me traiciona y me abandona cuando mejor estoy lo sabemos muy bien, entre tu y yo y aunque parezca no tienes la culpa la culpa es del amor.

quello che mi colpisce di questo testo è sicuramente la frase "e/è la nostra piccola vita - e/è il nostro grande cuore"

Ecco. Adesso, non so spiegare bene, ma a me questa canzone ha fatto effetto, quando è uscita e le bambole nel video non c'entrano (si scrive cosi?) lo giuro.
Ma forse non lo so spiegare quello che volevo dire
e secondo me neanche lui si è saputo spiegare in quella canzone
e secondo me i nostri significati sono distanti
forse in comune abbiamo solo l'amore per il bicchiere.

Però sono muy contento di far tornare in mente Tonino Carotone alle poche persone che leggeranno questo post.

Insomma, lo accumuno un po' ad Edoardo Vianello.
Mi piace anche Edoardo Vianello.

Ho comprato comunque il biglietto per i sonic youth in piazza castello e penso che vivrò quel giorno come andare a messa per uno che alle panzane ci crede.

Dove voglio arrivare?
Non arrivo da nessuna parte, mi fermo sulla soglia, come al solito.

zot.

domenica 27 maggio 2007

bologna:

marco montini (the observer) live in Bologna:

-Ci ho provato?
Domandò un tipo sbronzo,fatto, ad un altro con la barba incolta.
-Ci ho provato?
Continuava imperterrito a rivolgere la domanda all'altro ragazzo mentre lo spingeva alla parete con la testa.
Lo stavo osservando semi nascosto da una colonna di un portico, lungo la stessa via, a fianco di altri.
Non sapevo il perchè della mia curiosità, ma non riuscivo a staccare gli occhi da quella scena. E non ero il solo. Quasi tutte le persone che stavano passando si voltavano al sentire la domanda:"Ci ho provato?" La gente era interessata senza motivo. Non che la cosa debba stupire, la gente è sempre interessata senza un motivo, ma questa volta il non-motivo era veramente banale.
Un pezzo del mio kebab cadde senza speranza sul marciapiede sporco quando il tipo ripetè per la ventitreesima volta la sua domanda. Forse era divertente il fatto che la sbronza gli facesse ripetere la domanda, ma non gli permetteva di asoltare una risposta. Il tizio con la barba incolta lo guardava tentanto di dire qualcosa, ma sapeva benissimo che non avrebbe avuto nulla da dire. -Ci ho provato? Pensavo "digli qualcosa cazzo! un sì, un no, offendilo, digli che è ubriaco fradicio, digli che ti sei fatto sua mamma ma digli qualcosa, cazzo". E invece anch'io, come loro, stavo lì, come loro, a ripetere la stessa azione. C'è quello che ripete la stessa domanda, c'è quello che non vuole rispondere e c'è quello che mangia il kebab. Tutti stavamo facendo la stessa cosa e non ce ne rendevamo conto. Pallosi. Non volevo essere ripetitivo, ma continuavo a dare dei morsi allo spuntino, ogni volta facendo cadere a terra qualche pezzo. -Adesso smetto. Mi dicevo. Ma sapevo non sarebbe successo. L'unica mia consolazione? Il fatto che, probabilmente, finito il kebab avrei chiuso definitivamente questo capitolo della mia vita.
Chi voglio prendere il giro?
-Ci ho provato?
E le mie ultime parole:
-Un kebab, per favore.

frangetta Bologna. Ascoltatevela perché ne vale la pena:


http://www.deejay.it/dj/audio?idProgramma=9&idRubrica=136&idAudio=3476&idAudiogallery=276&pageAudio=&pageAg=

giovedì 24 maggio 2007

all'attracco

"154 ore all'attracco"

astronauta: enrico mancini
in viaggio da: 3 settimane luce
luna:firenze careggi 2.0
carburante: carburato

mancano 154 ore all'attracco
prossima stazione: luna di bologna centrale.

soggiornerò fino a mercoledì prossimo nella stazione base di Via Cignani centrale 64/2
potrò effettuare rifornimenti solamente questa sera a meno che qualcuno non mi corrompa.
Previsto l'incontro con l'astronauta russo Filipp Potionkin Leonardsky e il mozzo delle isole cocos, Pietrao Ingrano Franzos Bondage y manera.

Saluto alla base San Piero: mercoledì sera, brevissimo approdaggio. Dormire, svegliarsi alle 2 per poi accompagnare la Sorella Lunare in Areoporto Stellare Sasso Marconiiì beta.
Rientro ufficiale a san Piero: 1° giugno
Programmi per il fine settimana prossimo:Isola autonoma Pennabilly.

Si salvi chi può.
salutoni Ste - ll - ari
Alfa Base lunare.
chiuso.

martedì 22 maggio 2007

la dolce vita


"beata solitvdo

sola beatitvdo"

dove vivo qua a Firenze, a Travalle, nello stemma del casale c'è scritta questa frase riportata qua sopra. Bene ho scelto di riportarlo in questo post, per darvi un annuncio che ha del sensazionale.

Hemm, Hemm, Ladies and Gentlemn: Ho la casa LIBERA dal 22 al 29 Luglio.
i miei vanno in croazia, mia sorella è in Oregon.

Questo annuncio già di per sé è spettacolare e ha già portato il sorriso in tanti visi. Ma lo è ancor di più se pensiamo che

26 - 27 - 28 luglio > Urlalalavida festival!!!

(e il mio ultimo esame è il 20 luglio)

Quindi non è che si fanno festini o festone, io sarei per un rave party di sei giorni non stop con possibilità di entrare ma non di uscire.

Béllo - so già di per certo a cosa pensi

Pietro, tu diventerai la maitresse di casa, vuol dire che dal momento stesso che i miei genitori lascieranno casa mia tu entrerai cn la tua valigia per il resto dei tuoi giorni. Si può contare su un discreto quantitativo del vino Bondi? Hai anche l'obbligo di documentazione tramite foto - filmati.

Ci son tante cose che si posso fare.. tra cui grigiatona all'aperto...

ah si.

devo solo diramare la lista degli invitati e il programma dei giorni... wu uh.

i figli della luce blu


I figli della luce blu si addormentano ogni notte dentro la loro cripta illuminata, vegliati da un angelo azzurro, dalle lampade che li tengono in vita come germogli fragilissimi in una serra. Nelle notti della Contea di Lancaster, nella Pennsylvania rurale degli Amish, dei Mennoniti, le luci blu che illuminano alcune finestre non sono i bagliori dei televisori, severamente proibiti.

Sono il riflesso di queste camerette sarcofago dove sopravvivono quei bambini che la luce del sole uccide. Sono i figli della sindrome di Crigler-Najjar, una di quelle rare malattie con il nome di chi le ha scoperte, che è sempre un brutto segno, una condizione genetica che impedisce al loro fegato di metabolizzare la bilirubina, il pigmento prodotto dalla normale morte dei globuli rossi che provoca, se non è espulso, l'itterizia e l'intossicazione sistemica. In questi bambini e bambine bellissimi, biondi, come vuole l'appartenenza a gruppi dove inevitabilmente ci si sposa tra le stesse famiglie, la bilirubina è centocinquanta volte superiore al massimo considerato normale. Diviene un veleno che colpisce il cervello e conduce a morte.
Soltanto la luce blu, l'illuminazione con lampade sospese sopra le culla, i loro lettini e letti quando divengono più grandi, permette al loro corpo di espellere la bilirubina e di avere qualche speranza di sopravvivere in attesa dell'unica cura reale, il trapianto di fegato. Per almeno dodici ore al giorno, nei casi più gravi anche per tutto il giorno, i figli della luce blu devono giacere completamente svestiti e perennemente accuditi nel caso manchi la corrente, nel cono delle luci blu. Per metà della loro vita, fino a quando un trapianto divenga possibile, spesso non prima dell'adolescenza, i bambini di Crigler-Najjar devono vivere in un'incubatrice.
Ed è già un miracolo, questa scoperta della proprietà delle luci blu per permettere la metabolizzazione della bilirubina, perché fino ai primi anni '90, i figli degli Amish, dei loro cugini Mennoniti in Pennsylvania, nell'Ohio, in Indiana, in Canada, dove queste comunità vivono, erano condannati. Raramente raggiungevano i tre anni e anche se riuscivano a sopravvivere un poco più a lungo i danni cerebrali erano gravissimi e irreversibili. E fu proprio nell'ospedale di Lancaster, la città più importante della "terra degli Amish e dei Mennoniti", che un medico che aveva studiato con lo scopritore della malattia, di fronte ai casi sempre più frequenti di itterizia divorante, intuì il miracolo della luce blu.

Non fu un miracolo accettato facilmente da gruppi religiosi che si ispirano tenacemente alla predicazione del loro fondatore, l'ex sacerdote cattolico olandese Menno Simmons nel '500, e che nel loro inflessibile anti-modernismo, guardano con sospetto a ogni tecnologia. Senza arrivare al totale rifiuto dell'elettricità e dei motori a scoppio praticato dai loro cugini ancora più tenaci, gli Amish, anche nelle loro case scienza e tecnologia sono accolte per il minimo indispensabile, per cucinare o per non finire assiderati nel freddo invernale.

Ma i bambini morivano e l'incidenza del morbo, rarissimo nel resto della popolazione, centodieci casi al mondo, era alta tra i 70 mila fedeli di Menno, dove la difesa della propria identità etnica e religiosa tende a riprodurre malattie genetiche, due dozzine secondo l'Associated Press, Visitando i sobri cimiteri lungo le colline della Dutch Country, della terra degli olandesi come viene ancora oggi chiamata, le tombe di bambini morti piccolissimi sono molte. E quasi sempre, come nel caso di questa sindrome, dovute alla familiarità di cromosomi e geni troppo poco diversificati tra di loro.
Non fu facile, per gente mite quanto ostinata, convintamente fedele a una vocazione che li portò anche alla deportazione nei campi di concentramento americani durante la seconda guerra mondiale e poi negli anni del Vietnam per il loro pacifismo intransigente e quindi per diserzione, arrendersi.
Ma tra la fedeltà ai principi dottrinali e la vita dei loro figli, la congregazione dei Mennoniti scelse, alla fine, i figli, accettò la tecnologia che avrebbe prolungato e forse salvato la loro vita e nelle notti della Pennsylvania cominciarono ad accendersi i riquadri blu, le finestre della speranza.

Nelle loro case, mentre nella cucina comune, nelle altre stanze da letto, le donne accendono a sera le lampade a petrolio, nella stanza riservata ai figli della luce, si accende il baldacchino di acciaio con la batteria di lampade blu, alimentate spesso da un generatore, dove non arrivano i fili della corrente, sopra il bambino coperto soltanto dal pannolino, se ancora lo porta. Costa mille dollari, quel baldacchino di luci costruite da un papà Mennonita, Floyd Martin, per il figlio e per gli altri bambini che soffrono dello stesso male. Nessuna industria li vuol produrre, perché ci sono troppo pochi casi per giustificare l'investimento, e lui, da bravo Mennonita, li fa in casa, con attrezzi semplici e li vende a costo, l'angelo azzurro dei bambini gialli.

domenica 20 maggio 2007

mexico


"hermano bebe que la vidas
es breve"




ieri sera, in riviera adriatica cesenatica, siamo stati a mangiare ad un ristorante messicano.
ebbene, anche se a molti piace ed è piaciuto:
IL MESSICANO FA CAGARE
vogliamo mettere? cioè ti dan da mangiare le rodeo un po' più grandi che san di grano.. brivido, terrore, raccapriccio, cattivik.

partenza per il capoluogo fiorentino: domani ore 6 e trenta. (argh)
qua alfa base lunare, buona domenica.

venerdì 18 maggio 2007

punto di interconnessione


"let love in"



by nick cave
ultimamente si è parlato di punti di interconnessione. e da quando sono astronauta l'interconnessione per me è tra terra e spazio. in poche parole ci si è reso conto che (capita a quelli che vanno a studiare fuori sede sicuramente) che dopo anni spesso ci si trova a frequentare mondi diversi, di solito due.
La dimensione amici a casa e la dimensione nuove conoscenze universitarie sono due mondi con te come punto di interconnessione. Quando questi due mondi vengono a contatto succedono cose strane: mi ricordo (e quando ci ripenso non riesco a non ridere) quando montini marco ha sentito la Benni che mi chiama "Enri". Che faccia che ha fatto.
Per centrare il punto, a volte si creano situazioni pesanti in questo stargate. Non è certo facile gestire una situazione del genere quando si creano dei problemi.. a casa si ha gente con cui si è cresciuto, gente che ti conosce meglio di qualsiasi altri, e via è un'altra storia a volte più superficiale, ma a volte no. E per gente che viene da paesini ci sono periodi dove vorresti solo stare lontano da casa il più tempo possibile, giorni in cui sei costretto a tornare a casa anche se non vuoi, e giorni che hai il bisogno di tornarci a casa.
Mi ritengo molto fortunato. Fare il fuorisede a Bologna mi ha cambiato la vita in questi tre anni a fasi diverse. Particolari gli ultimi sei mesi in generale. Particolare l'ultimo mese soprattutto che un po' mi ha cambiato.
Fortunato perché i miei migliori amici sono tutti (o molto spesso) nell'esperienza Bolognese, perché in 3 anni ho conosciuto o approfondito conoscenze con persone che mi piacciono molto..
Non è stato facile fare quest'ultimo salto fiorentino. Vedo meno spesso persone che vorrei vedere tutti i giorni (ma proprio tutti), altre chissà quando le rivedrò, altre probabilmente non le rivedrò mai.
Quando sono sbarcato, sarà stato effetto della gravità diversa da quella della terra, ma per un attimo mi è mancato sia il respiro e sia la terra sotto ai piedi.
Ma poi ci penso. Sono un astronauta, sono diventato uno dei top sogni nella categoria - cosa vuoi fare da grande - sono un astronauta molto fortunato.
Perciò come nick cave, "let love in"
Perciò come barney gamble, "iniettatemela direttamente nelle vene"
Qua AlfaBaseLunare:
184 ore all'attracco

giovedì 17 maggio 2007

valium tavor saerenase


"ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. il resto l'ho sperperato."


by Giorgio il Meglio



non ero a bologna, non ero in via cignani, non c'era pietro, né montini, né cassero, né santo stefano, né bizzot.....

ma ieri sera ho fatto una saracca da record alla leopolda.


non cambia mai nulla!


stamattina sono pure arrivato tardi in ufficio perché non guardo il numero del tram e salgo a caso...

e anche se oggi è un tranquillissimo giovedì, devo stare fino alle 6.
ho deciso che se rimane piero domani vado a Bologna... quindi piero rimani.
Sabato sera al rock planet ci sono i fu manchu
saluti lunari officiari

martedì 15 maggio 2007

politico ma poeta...





c'è poco da commentare...

quak!

domenica 13 maggio 2007

partenza 2.0


"il non parlare mai di sé
è un ipocrisia molto distinta"

by friederic Mr. Hankye




oggi signori miei, me ne diparto.
La partenza è prevista in un imprecisata ora del pomeriggio.
L'astronauta chicco mancini percorrerà 83 miglia astrali verso mondi di
ignota comprensione: La terza luna di Bologna, e l'autostrada stellare verso Firenze.

Lascio dei messaggi precisi, che colpiranno la terra.

*enrico massimo béllini: ci sentiamo per le prove. vedi di organizzare la tua investitura a cavaliere.
*filippo minimo leonardi: se vuoi puoi evitare la frase "ne ero sicuro che avresti paccato, in fondo è la tua vita eccettera eccetera" tanto l'ho appena scritta io.
*Serse, re di persia: non esagerare con la palestra.

Qua alfa base lunare. Vado a farmi la doccia.





venerdì 11 maggio 2007

otelristotheater


"nel posto sbagliato

al momento giusto."

by Sir Kana


dunque, ieri sera verso le sette e mezzo mi arriva una chiamata da mio cugino Alessandro, romano d.o.c. trovatosi in firenze per quattro giorni per motivi di lavoro con un collega.
A: enrì (considerate che quado parla A. c'è un forte accento romano)
E: alessà (considerate che quando parla E. c'è un accento finto romano)
A: s'annamo a magnà na pizza bbona stasera? poi si esce
E: va bene ale, considera che ho pochi soldi però
A: nte' preoccupà enrì, ce penso io.
E:gol

Vengono a prelevarmi con il pick up aziendale. Andiamo a mangiare al don chisciotte a Prato (chinatown). Una pregevolissima pizzeria con camerieri cocainomani
Conto: 66€ in 3
Modulo di pagamento: il bancomat dell'azienda per cui lavora mio cugino. gli pagano vitto e alloggio durante le trasferte... hai capito!

finita la cena a scrocco ci dirigiamo verso firenze, zona careggi. Raccattiamo un'amica di ale e sua sorella, di cui non riporterò i nomi perché non me li ricordo, 26 e 30 anni.

Il programma è di andare all' "OTEL RISTOTHEATER". io non avevo la più pallida idea neanche di che fosse. Arrivati all'ingresso capisco subitino che l'ingresso deve costare sulla trentina di euro

E: ale, ma nn è che ci spennano qua?
A: nte preoccupa' enrì

le ragazze si avvicinano ai buttafuori, 2 chiacchere.. e si entra tutti gratis.
Al guardaroba, la guardarobista è decisamente cubana e la faccia di Alessandro, appena rientrato da una vacanza a cuba, diceva tante cose.

A: lasciame a felpa enrì
E: no dai la porto
A: ao', è gratis.
E: bene. bravi.

Insomma, le strabazze grazie a ste due ragazze. Senza le loro raccomandazioni penso che una serata all'otel costi tipo x > 100€, considerando che la prima consumazione la paghi 12€ e le altre 8. Ma non era un nosto problema, tutto gratis.


Questo posto, di cui vi mostro la prima foto trovata in rete, è una pregevole terrazza frequentata da gente ultramegastrafighetta, firenze bene, palestrate - palestrati, e milf in texani.

Passiamo bevendo un'oretta di conversazione, e paglia dopo paglia era arrivato il mio momento. Mi sono avvicinato al bancone convinto di prendere un coca e four roses pagandomelo con i miei soldi.

Mi avvicino al bancone, pago alla cassa e mi presento dal primo barista incravattato (lo chiameremo b.i.)

E: scusa, posso chiedere?
B.I.: no.
E: no.
(pausa)
E: ma un coca e wiskhey non me lo fai? ho il gettone, ho pagato
B.I:no
E:no
(lunga pausa
E:ma tu che cazzo ci fai dietro al bancone allora scusa?
B.I.: supervisiono.

Ed era vero, stava lì dietro, non serviva da bere, osservava i suoi colleghi e la clientela.

A Firenze, all'otel. Nel posto sbagliato, al momento giusto.

Riportando le due ragazze a casa, esterefatti, notiamo un'altra delle meraviglie stradali di Firenze. Tutte le macchine parcheggiate sopra i marciapiedi. tutte.
Quando passa la pulizia delle strade a Firenze si fa così.

Mi sono fatto riportare a casa dopo questa.

Qua Alfa base lunare: esauriti 34 anni luce di viaggio. Mancanti > 216








giovedì 10 maggio 2007

laudato omen ausiliarem


"non ho mai capito dov'è il clitoride; c'è troppa roba lì.."

by philips dick leonardi.






qua alfa base lunare: oggi esamineremo come si parcheggiano le astronavi qua nel terzo anello di firenze vicino all'ufficio. non nelle striscie cosmiche bianche, per i residenti. non nella polvere di stelle blu.

i fiorentini saturnini parcheggiano:

fuori dall'ultimo parcheggio, un po' in mezzo agli incroci

perché? perché così, i saturnini ausiliari chiamati comunemente blatte, non ti possono multare (multano solo chi parcheggia senza biglietto e non le altre infrazioni).
Questa sottospecie di blattina quindi passa, rosicando che non ti può multare.. e tu stai a guardarli passare dalla finestra dell'ufficio.

Ma torniamo a noi, alfa base lunare.

Questi giorni di sobrietà finiranno miseramente questa sera. finiranno molto miseramente questa sera. poi vi racconterò presto come andrà stasera!!!

un saluto lunare iuston,
qua alfa base lunare c'è un mancio tutto solo qua a firenze!!

mercoledì 9 maggio 2007

foligno.. spoleto... argh.. redazionali..


"WILSOOOOONNNN...
WWWIIIIIIIIILSOOOOOOOOON"



by tom wilson cast hanks away


Qua alfa base lunare: seconda luna di calenzano, vicino al satellite sesto fiorentino.


Non posso aggiornare il blog dalla redasiun durante la pausa pranzo perché il Mac non mi fa vedere tutti i comandi.. e io non so come fare.. IUSTON, abbiamo un problema.


A parte ricordarvi il sacro dio wilson, che tutti amano e chi non lo ama è un buho, non è che ho in mente particolari cazzate da scrivere. Ma ho la netta sensazione che qualunque cosa stia scrivendo.. è già una cazzata potenziale.
In ogni modo ho una barzelletta stupenda.

che fanno due sbirri dentro all'armadio?
la squadra mobile.

Io, oggi, facendo un pezzo sul business blogging ho scoperto che dovrei aggiornare il blog costantemente, più o meno come fa Montini. Ma ho paura che diventi il mio lavoro (più o meno come per Montini)
un saluto lunare.
un salutino lunare..


La prossima settimana, mercoledì, in onda sul Sole24ore gli speciali di centro - nord chiusi oggi dalla redaziun.:P

lunedì 7 maggio 2007

alfa base lunare: attracco 1.0

"prima di partire, umanità....
dovrei andare in bagno."


by yuri duri gagarin




Qua alfa base lunare 1.0
Astronauta manscio, attracco eseguito al saltellite calenzano ieri sera
tutto con successo.


Primo incontro con l'astronauta gianluha. Pronti via, concerto.
Approdati alla terza luna di saturno, la "stazione leopolda" (un posto che spacca veramente il culo),concerto di sara fernandez misto mistico caboverde,portughés,espaniol,buena vista soscial club: molto piacevole.


Questa mattina sveglia ore 7.30
Lavoro ore 9
pausa pranzo ore 14
rientro pausa pranzo... bo!
uscita ore 18 e trenta (cigarro annesso)

Adesso mi cavo la tuta spaziale, mi impigiamizzo e POPOPOPOPOPOPOPO


POLLEGGIO!!

naturalmente in assenza di gravità...
non fate bere troppo turina domani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

tralasciando il compleanno di piero (sfascio caput mundi)
un saluto a tutti

qua alfa base lunare. chiudo le comunicazioni wilson..

vagliate.

giovedì 3 maggio 2007

il primo post


"colpirne uno
per educarne cento
"

by mao miao tse tung





Questo Blog lo apro per riferire della mia futura esperienza fiorentina: dopo tre anni di (meta)esperienze Bolognesi, mi trasferisco da mia zia a Calenzano (Firenze) per svolgere un tirocinio di oltre due mesi presso l'agenzia pubblicitaria
comunicAzione diretta (come liberAzione, ma qui si svendono spazi pubblicitari per il Sole24ore).

Il layout fa abbastanza cagare, ma adesso non ho la benchéminima voglia di stare a svisare per renderlo presentabile.

Magari lo farò in futuro, o forse no, non voglio fare il ficus come Marco Montini.
E non abbiate timore, non metterò quiz interessanti e ultraseguiti come Marco Montini.

In ogni modo riverserò in questo spazio che i nuovi media mi offrono gentilmente, tutte e dico tutte le stronzate che riuscirò a fare in questi mesi, e ho paura che ce ne saranno...
eccome se ce ne saranno!!


Sappiate che durante la mia trasferta, mi mancherete tutti!!!
Ho diviso tutto per paragrafi perché ho paura che la brenda P. lo legga e me lo corregga..
non ho fatto la counterthesis!!!!!!!!!!!


Vagliate.